Il Comune di Camerano ha avviato da quest’anno il Progetto “Feste
Sostenibili” finalizzato
al miglioramento della raccolta differenziata, all’utilizzo
di stoviglie biodegradabili e all’utilizzo dell'acqua di rete durante le feste.
Per la Festa della Croce Gialla, la Festa del Patrono e la
Festa del Rosso Conero i risultati di tale progetto sono stati significativi.
Il "Progetto Feste Sostenibili” perseguiva un duplice
obiettivo:
● ridurre
fortemente l'impatto ambientale delle manifestazioni che si svolgono sul
territorio comunale di Camerano, trasformandole in esempi di buona pratica
ambientale;
● utilizzare
le stesse feste, grazie alla loro capacità di attrarre un elevato numero di
cittadini, sia residenti nel comune che provenienti da fuori, per veicolare
messaggi ed esempi di comportamento sostenibile.
Come previsto, gli organizzatori delle feste sono stati
coinvolti e formati fin dall'inizio da parte dell'Amministrazione per
presentare le finalità del progetto e per raccogliere la disponibilità a
collaborare.
In particolare, i criteri proposti e adottati sono stati:
- raccolta differenziata;
- utilizzo di stoviglie biodegradabili
- utilizzo dell'acqua di rete per eliminare o ridurre lo
spreco di bottiglie in plastica
Nelle feste aderenti è stata organizzata al meglio la
raccolta differenziata dei rifiuti.
In particolare, data l'introduzione delle stoviglie
biodegradabili, è stata potenziata la raccolta
dell'organico.
Per ridurre il costo delle stoviglie è stato organizzato un
gruppo di acquisto, ossia si è realizzato un ordine cumulativo facendo un
accordo con un produttore che ha così applicato uno sconto consistente sulla
fornitura.
Al fine di ridurre l'impiego di acqua in bottiglie di
plastica con relativo spreco di risorse ed inquinamento, nelle feste aderenti
si è servita acqua dell'acquedotto. Per renderla più facilmente fruibile e per
soddisfare tutte le esigenze nelle feste è stata utilizzata una apposita
spinatrice che preleva l'acqua di rete, la filtra con un sistema a carboni
attivi al fine di eliminare eventuale odore e sapore di cloro, e poi la eroga
attraverso tre diverse uscite: acqua liscia fresca, acqua liscia a temperatura
ambiente, acqua fresca gasata.
L'acqua è stata servita al pubblico direttamente in
bicchieri biodegradabili.
In questo modo si è semplificata anche la gestione, non
occorrendo particolari scorte di bottiglie di acqua e frigoriferi per la
refrigerazione.
Il secondo obiettivo generale del progetto era utilizzare le
feste come veicolo per comunicare ai cittadini e agli avventori i contenuti
sostenibili, affinchè diventassero buone pratiche replicabili e
diffondibili.
Nel complesso delle feste aderenti al progetto sono stati
somministrati 14.000 pasti.
In passato questi coperti erano serviti su stoviglie in
plastica (PS - Polistirene) Un kit composto da forchetta, coltello, piatto
piano, scodella e bicchiere da 250 ml in plastica pesa 42,5 g. Pertanto, per i
14.000 pasti considerati, si sarebbero prodotti 595 kg di rifiuti
indifferenziati in quanto il PS non può essere conferito alla raccolta
differenziata non essendo riciclabile. Questi rifiuti sarebbero finiti in
discarica o, ipotesi peggiore, avviati all'incenerimento, come frazione
maggiormente responsabile di emissioni di diossina. Sostituendo integralmente
le stoviglie con prodotti compostabili, lo smaltimento è avvenuto nell'organico
ed è stato avviato al compostaggio, trasformandosi così in ammendante da
restituire ai cicli naturali, con benefici anche sulla fertilità dei terreni.
Nel corso delle tre feste sono stati erogati 973 litri di
acqua attraverso la spinatrice.
Le bottiglie per l'acqua minerale sono in PET, un materiale
plastico prodotto per sintesi industriale a partire dal petrolio. Le
bottiglietta da mezzo litro normalmente usate nelle feste hanno un peso di 20g
e per produrla occorrono circa 35g di petrolio e si emettono circa 50g di CO2
equivalente.
Quindi, se i 973 litri erogati fossero strati serviti in
bottigliette, ne sarebbero servite 1946.
Utilizzando la spinatrice queste 1976 bottiglie sono stare
risparmiate, evitando lo spreco di 70 kg di petrolio nella produzione e
l'emissione di 99 kg di CO2 equivalente.
Una ulteriore diminuzione in termini di consumo di petrolio
e emissioni di gas serra si ha evitando la fase di trasporto: per trasportare
10.000 bottiglie un camion brucia un litro di
gasolio ogni 4 km.
Ipotizzando una distanza di 400 km, che è un valore medio
delle varie acqua minerali
reperibili in commercio, e considerando anche il viaggio di
ritorno, abbiamo 800 km, per un
consumo di 200 litri di gasolio. Considerando che la
combustione di un litro di gasolio
determina l'emissione di 2,63 Kg di CO2, abbiamo un'emissione
di 526 kg di CO2.
Siccome questo dato riguarda 10.000 bottiglie, essendo
quelle risparmiate dalle feste di
Camerano un quinto, possiamo calcolare che relativamente al
trasporto è stata evitata
l'emissione di oltre 100 Kg di CO2.
Sommando produzione e trasposto, abbiamo un risparmio di CO2
di oltre 200 Kg.
In fase di smaltimento si sono avuti 40 kg in meno di
rifiuti plastici da smaltire.
Ciò è un grande vantaggio ambientale anche nel caso in cui
questi imballaggi fossero stati avviati al riciclaggio, dato che il ciclo del
riciclaggio della plastica è particolarmente inefficiente dal punto di vista
energetico ed economico, motivo per cui per la plastica la soluzione ottimale
non è i corretto smaltimento e il recupero, quanto
l'eliminazione a monte in tutti i casi in cui
non sia davvero indispensabile.
A tutto questo si aggiunga che l'utilizzo del PET come
contenitore di bevande ad uso
alimentare continua a sollevare molte perplessità anche
all'interno della comunità scientifica
e medica in quanto sono stati evidenziati alcuni rischi per
la salute umana.
Considerati i positivi risultati ottenuti è auspicabile che
il progetto prosegua anche negli anni
a venire.