Il Parco del Conero sarà nelle piazze per ricordare ai cittadini che l’Europa crede nei Parchi.
La
Consulta del Parco è un’ importante sede di confronto sulle tematiche
ed iniziative che riguardano la nostra meravigliosa Area Protetta
quindi, a rafforzo di questa attività di rete democratica su cui l’ Ente
Parco punta particolarmente, si ritiene essere un bel segnale
partecipare
il 24 maggio 2014, in occasione della ‘Giornata Europea dei Parchi’, dalle ore 09:00 alle ore 13:00,
presso i punti di incontro istituiti dal Parco del Conero a:
- Ancona-Piazza Roma
- Camerano-Piazza Roma
- Numana-Piazza del Santuario
- Sirolo-Piazza Vittorio Veneto zona belvedere.
La
tutela dell’ Ambiente e della Biodiversità partono e passano dai Parchi
ed il Parco del Conero è anche segmento fondamentale per l’economia del
territorio inserito nei confini dell’ Area protetta e di quello
regionale, poiché traccia e sperimenta l’economia ecosostenibile, ovvero
quella del futuro in cui non ci si accontenta di basare il proprio
sviluppo solo sui valori naturalistici unici che caratterizzano l’ area
Conero, ma si rimane inseriti all’interno di un più generale percorso di
sostenibilità ambientale e sociale, capace di fare sinergia con le
ricchezze culturali e umane, in un’ottica di area vasta, in linea con le
prospettive delle Macro Regioni Europee.
A chiarimento di ciò ci
preme di portare a conoscenza quello che sono le competenze delle Aree
Protette e quello che sino ad oggi si è realizzato.
Il Parco del Conero per normativa istituzionale deve :
- Conservare l’insieme di specie animali o vegetali, di valori scenici e panoramici, di equilibri idrogeologici ed ecologici;
-
Realizzare l’integrazione tra uomo e ambiente naturale, mediante la
salvaguardia dei valori antropologici, archeologici, storici e
architettonici e delle attività agro-silvo-pastorali;
- Promuovere le
attività di educazione ambientale, di formazione e di ricerca
scientifica, nonché di attività ricreative ecocompatibili.
Con questa consapevolezza il Parco del Conero, seguendo le buone idee messe in campo dalla Regione Marche:
1)
Ha portato gli agricoltori a partecipare ai bandi del PSR (Piano di
Sviluppo Rurale) per i finanziamenti alle filiere agroalimentari.
L’esempio più recente è quello di “Terre del Conero”, grazie a cui sulle
tavole dei cittadini, dei ristoranti e delle scuole, si possono gustare
prodotti di qualità a chilometro 0, nella convinzione che la qualità
tuteli l’ambiente. Le “Terre del Conero” è una filiera agroalimentare di
qualità certificata biologico o Qm Marche che riunisce 60 aziende
agricole e coinvolge anche operatori turistici e commerciali,
ristoratori, trasformatori alimentari ed enti locali. Questa rete
virtuosa, oltre a garantire la qualità dei prodotti e la loro
provenienza locale e a rafforzare il sistema di relazioni tra produttori
e consumatori, assicura alle aziende agricole un’equa remunerazione del
proprio lavoro e ne favorisce la permanenza sul territorio,
contribuendo inoltre a promuovere un sistema di produzione biologica e a
basso impatto ambientale così da poter conservare la biodiversità e
un’economia ecosostenibile.
Produttore e consumatore che stanno dalla
stessa parte di una stessa realtà ecosostenibile, su tale base la
filiera raccoglie sotto il marchio “Terre del Conero” prodotti locali di
qualità, certificati o in corso di certificazione QM (Qualità garantita
dalle Marche), Biologici, IGP e Doc/Docg: cereali e legumi, farine,
pane speciale a lievitazione naturale, pasta, vino, olio extravergine di
oliva, carne bovina, suina e ovina, salumi, miele, erbe aromatiche,
ortaggi e frutta freschi e trasformati.
2) E’ coordinatore per la
sperimentazione della Rete Ecologica Marchigiana che permette una
pianificazione urbanistica di area vasta coinvolgendo in un protocollo
d’intesa già sottoscritto come nell’esempio della Macroarea Conero,
oltre alla Regione Marche, anche il capoluogo di Regione Ancona, i
Comuni di Numana, Loreto, Catelfidardo, Camerano, Osimo, Offagna,
Polverigi, Agugliano e la Provincia di Ancona, per progettare un
territorio capace di prevenire i danni dei dissesti idrogeologici,
diminuire l’inquinamento delle acque dei fiumi e quindi del mare ed
arrestare la perdita di Biodiversità, che è la ricchezza più grande che
abbiamo.
3) E’ artefice della RESM (Rete Escursionistica
Marchigiana) nell’ ottica della mobilità dolce per fruire il territorio
protetto a piedi o in bici, organizzando un’offerta di mobilità
intermodale fatta di mezzi pubblici bus e treni e parcheggi scambiatori.
In questo Federparchi, con le Aree Protette regionali, si è fatto
artefice di un progetto Life comunicazione sulla Mobilità Dolce.
A
tale proposito, considerato che la previsione di spesa per il 2014 è di
€. 45.000, viene spontaneo evidenziare quale errore sia non perseguire
il futuro e rimanere vincolato a vecchie dinamiche.
4) Il Parco
del Conero con la rete INFEA (Informazione Formazione Educazione
Ambientali) dalla Regione Marche attiva progetti di educazione
ambientale che non solo sono di sussidio al mondo della scuola, ma sono
servizi alla richiesta di attività ludiche all’area aperta e turismo
natura, con l’ effetto collaterale di creare posti di lavoro nel pieno
riguardo dell’economia ecosostenibile.
5) E’ animatore della Cets
(Carta Europea del Turismo Sostenibile) dove amministratori,
rappresentanti delle attività economiche e di volontariato e privati
cittadini dei territori delle Aree Protette (che coprono il 10% del
territorio marchigiano), si sono confrontati per programmare quelle
azioni utili al turismo sostenibile.
6) E’ promotore della
progettazione di Parchi Naturalistici Archeologici, con l’avvio di una
stretta collaborazione con la Sovrintendenza Archeologica e con i Comuni
delle aree per valorizzare le meraviglie archeologiche sparse per tutto
il territorio regionale come:
- Le necropoli picene del Parco del Conero;
- La grotte preistoriche del Parco della Gola della rossa e Frasassi ;
- I resti della viabilità romana della riserva della Gola del Furlo
- La città romana di Urbisaglia nella riserva dell’Abbadia di Fiastra
- I reperti archeologici dell’età del Bronzo ritrovati sul Monte Sasso nel Parco del Sasso Simone e Simoncello
- Il sito archeologico di Colombarone nel Parco San Bartolo
- Il sito archeologico di Truentum nella riserva della Sentina
7)
Dal punto di vista culturale il Parco del Conero ha valorizzato le cave
dismesse creando Geositi di interesse internazionali, con la creazione
di aule didattiche all’aperto ed ha partecipato con la propria rete di
Aree Protette ai bandi dei distretti culturali, portando una forte
innovazione per la valorizzazione delle risorse ambientali.
8) A queste si aggiunge una lista di attività svolte dalle aree naturali protette, tra cui:
- Gestione dei Siti di Interesse Comunitario, aree SIC e ZPS
- Partecipazione attiva al Tavolo Regionale sulla Biodiversità
-
Attività di gestione concertata non solo con le amministrazioni
comunali e provinciali, ma anche con le associazioni agricole,
ambientaliste, economiche e le università del territorio, attraverso
l’approvazione del Piano del Parco e del Regolamento del Parco
- Valorizzazione turistica del territorio Protetto
- Partecipazione alla Rete Regionale per la Protezione della Tartaruga Marina
- Gestione del Progetto Lupo
Occorre
inoltre ricordare che analizzando le rendicontazione dei bilanci delle
singole aree protette, queste sono state nel tempo capaci di produrre
una quota di autofinanziamento svincolata dal PTRAP con la
partecipazione a bandi comunitari, regionali o di privati, come le
fondazioni, il pagamento di servizi, le spese di segreteria, le
sanzioni, gli affitti, la realizzazione di corsi, del Festival del Parco
e la vendita di libri e gadgets. A queste esperienze virtuose vanno
aggiunte iniziative volte alla riduzione della spesa quali il
potenziamento dell’informatica, la posta certificata, l’informazione
dell’Area Protetta anche on line, l’istallazione di pannelli
fotovoltaici, la promozione di sistemi di protezione per le colture
agricole, l’utilizzo del volontariato e delle borse lavoro di detenuti.
Per
quanto sino ad oggi è stato fatto, Vi invito a partecipare attivamente
alla Festa dei Parchi del 24 maggio, con la vostra presenza anche solo
per un saluto, come già detto sopra, per sostenere la causa ‘Parchi’ in
questo momento di grande difficoltà economica dettato dai pesanti tagli
da parte della Regione Marche e da un preoccupante silenzio politico
sulle tematiche ambientali, con particolare riferimento a quelle più
significative, quindi alle Aree Protette.
Lanfranco Giacchetti
Ente Parco Regionale del Conero
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