Effettuato nei giorni scorsi un primo sopralluogo da parte del C.T.U. nominato dal tribunale per il contenzioso relativo allo sfaldamento di un tratto stradale in Via Cagiolino.
Il Consulente Tecnico dovrà fornire valutazioni relative alle cause e ai danni relativi alla via in questione nonchè alle modalità di ripristino della stessa, oltre alla quantificazione dei danni attuali alla strada ed a tutte le opere di urbanizzazione sottostanti alla stessa nonchè alle aree poste in prossimità della strada pubblica.
La questione era stata ravvisata dal Comune di Camerano nel 2009 (4 anni dopo la fine dei lavori) a cui erano seguiti in tempi brevi degli interventi di manutenzione da parte della ditta costruttrice, interventi che però non si sono rivelati risolutivi in quanto a distanza di poco tempo la strada ha evidenziato nuovamente una situazione di smottamento a valle di una porzione di carreggiata con evidenti fessurazioni e danneggiamenti del manto stradale.
A seguito di mancato riscontro alla segnalazione effettuata nel 2014 dal Comune di Camerano, che evidenziava nuovamente il danneggiamento del tratto stradale, l'Amministrazione Comunale ha ritenuto di incaricare un proprio legale al fine di accertare cause e responsabilità di una condizione che oramai si trascina avanti da troppi anni.
Il Comune di Camerano non avendo certezza circa l’identità del soggetto responsabile della condizione dei luoghi e ciò in ragione delle affermazioni di discolpa provenienti dai soggetti a vario titolo interessati alla vicenda, nonchè circa le ragioni che causano la rovina della strada, ha quindi provveduto a diffidare tutti i responsabili delle opere cercando di promuovere un giudizio che faccia emergere responsabilità contrattuali ed extracontrattuali.
Si potrebbe ipotizzare che i problemi descritti forse si possono ricondurre ad un’erronea esecuzione o progettazione dei lavori effettuati rispetto alle condizioni geologiche del terreno, che dall’anno 2000 risulta classificato secondo il PRG come area “di versante in dissesto a rischio frana medio” con “pericolosità elevata” in area dichiarata come “zona sismica” e quindi soggetta a determinate prescrizioni.
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