giovedì 27 ottobre 2011

Progetto "Feste Sostenibili"



Il Comune di Camerano ha avviato da quest’anno il Progetto “Feste Sostenibili” finalizzato
al miglioramento della raccolta differenziata, all’utilizzo di stoviglie biodegradabili e all’utilizzo dell'acqua di rete durante le feste.
Per la Festa della Croce Gialla, la Festa del Patrono e la Festa del Rosso Conero i risultati di tale progetto sono stati significativi.

Il "Progetto Feste Sostenibili” perseguiva un duplice obiettivo:
     ridurre fortemente l'impatto ambientale delle manifestazioni che si svolgono sul territorio comunale di Camerano, trasformandole in esempi di buona pratica ambientale;
     utilizzare le stesse feste, grazie alla loro capacità di attrarre un elevato numero di cittadini, sia residenti nel comune che provenienti da fuori, per veicolare messaggi ed esempi di comportamento sostenibile.

Come previsto, gli organizzatori delle feste sono stati coinvolti e formati fin dall'inizio da parte dell'Amministrazione per presentare le finalità del progetto e per raccogliere la disponibilità a
collaborare.
In particolare, i criteri proposti e adottati sono stati:
  • raccolta differenziata;
  • utilizzo di stoviglie biodegradabili
  • utilizzo dell'acqua di rete per eliminare o ridurre lo spreco di bottiglie in plastica
Nelle feste aderenti è stata organizzata al meglio la raccolta differenziata dei rifiuti.
In particolare, data l'introduzione delle stoviglie biodegradabili, è stata potenziata la raccolta
dell'organico.
Per ridurre il costo delle stoviglie è stato organizzato un gruppo di acquisto, ossia si è realizzato un ordine cumulativo facendo un accordo con un produttore che ha così applicato uno sconto consistente sulla fornitura.
Al fine di ridurre l'impiego di acqua in bottiglie di plastica con relativo spreco di risorse ed inquinamento, nelle feste aderenti si è servita acqua dell'acquedotto. Per renderla più facilmente fruibile e per soddisfare tutte le esigenze nelle feste è stata utilizzata una apposita spinatrice che preleva l'acqua di rete, la filtra con un sistema a carboni attivi al fine di eliminare eventuale odore e sapore di cloro, e poi la eroga attraverso tre diverse uscite: acqua liscia fresca, acqua liscia a temperatura ambiente, acqua fresca gasata.
L'acqua è stata servita al pubblico direttamente in bicchieri biodegradabili.
In questo modo si è semplificata anche la gestione, non occorrendo particolari scorte di bottiglie di acqua e frigoriferi per la refrigerazione.

Il secondo obiettivo generale del progetto era utilizzare le feste come veicolo per comunicare ai cittadini e agli avventori i contenuti sostenibili, affinchè diventassero buone pratiche replicabili e
diffondibili.

Nel complesso delle feste aderenti al progetto sono stati somministrati 14.000 pasti.
In passato questi coperti erano serviti su stoviglie in plastica (PS - Polistirene) Un kit composto da forchetta, coltello, piatto piano, scodella e bicchiere da 250 ml in plastica pesa 42,5 g. Pertanto, per i 14.000 pasti considerati, si sarebbero prodotti 595 kg di rifiuti indifferenziati in quanto il PS non può essere conferito alla raccolta differenziata non essendo riciclabile. Questi rifiuti sarebbero finiti in discarica o, ipotesi peggiore, avviati all'incenerimento, come frazione maggiormente responsabile di emissioni di diossina. Sostituendo integralmente le stoviglie con prodotti compostabili, lo smaltimento è avvenuto nell'organico ed è stato avviato al compostaggio, trasformandosi così in ammendante da restituire ai cicli naturali, con benefici anche sulla fertilità dei terreni.
Nel corso delle tre feste sono stati erogati 973 litri di acqua attraverso la spinatrice.
Le bottiglie per l'acqua minerale sono in PET, un materiale plastico prodotto per sintesi industriale a partire dal petrolio. Le bottiglietta da mezzo litro normalmente usate nelle feste hanno un peso di 20g e per produrla occorrono circa 35g di petrolio e si emettono circa 50g di CO2 equivalente.
Quindi, se i 973 litri erogati fossero strati serviti in bottigliette, ne sarebbero servite 1946.
Utilizzando la spinatrice queste 1976 bottiglie sono stare risparmiate, evitando lo spreco di 70 kg di petrolio nella produzione e l'emissione di 99 kg di CO2 equivalente.
Una ulteriore diminuzione in termini di consumo di petrolio e emissioni di gas serra si ha evitando la fase di trasporto: per trasportare 10.000 bottiglie un camion brucia un litro di
gasolio ogni 4 km.
Ipotizzando una distanza di 400 km, che è un valore medio delle varie acqua minerali
reperibili in commercio, e considerando anche il viaggio di ritorno, abbiamo 800 km, per un
consumo di 200 litri di gasolio. Considerando che la combustione di un litro di gasolio
determina l'emissione di 2,63 Kg di CO2, abbiamo un'emissione di 526 kg di CO2.
Siccome questo dato riguarda 10.000 bottiglie, essendo quelle risparmiate dalle feste di
Camerano un quinto, possiamo calcolare che relativamente al trasporto è stata evitata
l'emissione di oltre 100 Kg di CO2.
Sommando produzione e trasposto, abbiamo un risparmio di CO2 di oltre 200 Kg.
In fase di smaltimento si sono avuti 40 kg in meno di rifiuti plastici da smaltire.

Ciò è un grande vantaggio ambientale anche nel caso in cui questi imballaggi fossero stati avviati al riciclaggio, dato che il ciclo del riciclaggio della plastica è particolarmente inefficiente dal punto di vista energetico ed economico, motivo per cui per la plastica la soluzione ottimale
non è i corretto smaltimento e il recupero, quanto l'eliminazione a monte in tutti i casi in cui
non sia davvero indispensabile.
A tutto questo si aggiunga che l'utilizzo del PET come contenitore di bevande ad uso
alimentare continua a sollevare molte perplessità anche all'interno della comunità scientifica
e medica in quanto sono stati evidenziati alcuni rischi per la salute umana.

Considerati i positivi risultati ottenuti è auspicabile che il progetto prosegua anche negli anni
a venire. 

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